Storie delle famiglie
20/10/2021
Una casa sempre in festa
Siamo Carmelo e Patrizia e oggi vogliamo raccontarvi la storia di nostro figlio Mirco. Noi veniamo dalla Sicilia, ed è stato lì che, quando il nostro bimbo aveva solo 3 anni, abbiamo saputo della sua malattia. I medici che lo avevano seguito nella diagnosi ci hanno consigliato di partire subito per Firenze e rivolgerci al Meyer, dove avremmo potuto trovare le cure più efficaci per Mirco.
Un inizio complicato
Siamo partiti quasi all’improvviso dalla nostra isola e siamo arrivati a Firenze, dove dopo le prime visite è iniziato il nostro percorso che, fra chemioterapia e altre cure, è da tre anni che va avanti. È stato un periodo lungo e faticoso, perché ogni mese dovevamo tornare al Meyer per le terapie, e stiamo ancora combattendo, anche se piano piano le cose sembrano andare meglio. Non siamo venuti subito qui in Casa Ronald Firenze: all’inizio siamo stati in hotel per più di un mese, poi abbiamo dovuto affittare una casa, perché con noi c’erano anche i nostri genitori, venuti qui a Firenze per supportarci. Insomma, la condizione dei primi mesi ha complicato ulteriormente la situazione perché abbiamo sostenuto delle spese non indifferenti, e quando si è lontani da casa tutto diventa ancora più difficile.
Una Casa dove tornare
Siamo andati avanti così fino a quando il Professore che ha in cura Mirco ci ha detto che potevamo richiedere di entrare nella rete di accoglienza dell’ospedale: siamo quindi arrivati a Casa Ronald Firenze. Qui, sin dall’inizio abbiamo trovato uno staff che ci ha accolto, ci ha dato dei consigli e ci ha fatto sentire come a casa, e questo non è scontato: è difficile lasciare tutto, ripartire, andare in una città che non si conosce ad affrontare una cosa più grande di noi.
Adesso sono quasi tre anni che tutte le volte che torniamo a Firenze, veniamo qui a Casa Ronald, anzi, tutte le volte chiediamo alle assistenti sociali se c’è disponibilità, anche perché è Mirco che per primo ogni volta ci chiede “andiamo a Casa Ronald?”. In questa Casa lui è tranquillo, sereno e poi si diverte tantissimo fra il giardino e la sala giochi! Inoltre, la vicinanza all’ospedale è importantissima per noi: dovendo fare ogni volta tre giorni di chemioterapia, Mirco spesso stava male, non voleva prendere i mezzi pubblici, e sapere di poter venire qui, dove tra le tante cose offrite anche il preziosissimo servizio dei trasferimenti gratuiti in taxi, ha fatto la differenza anche da questo punto di vista.
Un’emozione grandissima
Dopo tutti questi anni trascorsi qui in Casa Ronald, sono tanti i ricordi che portiamo con noi: ricordiamo tutte le famiglie che abbiamo incontrato, con le quali spesso abbiamo chiacchierato a cena, condiviso il peso della situazione che tutti noi stavamo vivendo, e che non ci hanno mai fatto mancare una parola di conforto; ricordiamo i consigli e l’affetto dei volontari e dello staff… Ma c’è un ricordo che più di tutti portiamo nel cuore: la bellissima festa di carnevale che avete organizzato per i bimbi ospiti della Casa, nel 2019. Mirco quel giorno era triste perché, dovendo venire qui a Firenze per le cure, non aveva potuto partecipare alla festa di carnevale della sua scuola e non si era potuto mascherare: quel pomeriggio per lui è stato un’emozione grandissima! Si è divertito tantissimo e ha giocato insieme agli altri bimbi presenti in Casa Ronald: è stato davvero felice quel giorno.
Casa Ronald per noi è come casa nostra, è proprio come una casa lontano da casa, e ci piace tanto.
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