Storie delle famiglie
23/08/2021
INSIEME, COME A CASA
UN INIZIO DIFFICILE
Mi chiamo Andrea e da qualche mese sono ospite in Casa Ronald Firenze. Sono qui perché il 30 marzo è nato mio figlio Lorenzo, un bimbo prematuro che alla nascita pesava poco più di 500 grammi.
Dopo pochi giorni trascorsi all’Ospedale di Pisa, siamo stati trasferiti all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze dove Lorenzo ha subito un intervento per una complicazione legata all’intestino. Da quel momento è iniziato il nostro percorso qui. Io e mia moglie ci diamo il cambio più o meno ogni due settimane perché a Massa abbiamo un altro figlio di 16 anni, un ragazzone molto legato alla mamma, che cerchiamo di non lasciare mai solo per non fargli pesare ancora di più il difficile momento che sta vivendo la nostra famiglia.
I PRIMI PASSI IN UNA CITTÀ SCONOSCIUTA
Quando sono arrivato a Firenze ero un po’ spaesato. Ero in una città che non conoscevo, in piena notte, con la preoccupazione per Lorenzo che così piccolo doveva già affrontare una sfida difficile: mi sentivo con le spalle al muro e non sapevo cosa fare. Il giorno dopo sono stato accolto dalle assistenti sociali che mi hanno offerto un alloggio a Casa Ronald Firenze. Per me è stato subito un grande sollievo, un appoggio importante e un sostegno non indifferente. Se non mi avessero dato questa opportunità, avrei dovuto viaggiare ogni giorno da Massa o affittare una casa, uno sforzo economico che non sarei stato in grado di sostenere.
UNA FAMIGLIA LONTANO DA CASA
Già dopo i primi giorni in Casa Ronald sono riuscito a legare con gli altri ospiti: con alcuni condividiamo gli stessi orari, quindi capita di ritrovarsi insieme a cena e, dopo una giornata in ospedale, poter scambiare quattro chiacchiere dà sollievo e aiuta a distrarsi un po’. È difficile spiegare a parole l’importanza di questa struttura: è un posto confortevole, ben gestito e lo Staff è sempre disponibile e riesce a dare un grande supporto anche a livello emotivo. È formato da persone molto attente e mi stupisco sempre di come, soprattutto alcuni di loro, riescano a dare una parola di conforto, a dire la cosa giusta al momento giusto.
Se dovessi dire con una sola parola quello che è per me Casa Ronald, sicuramente quella parola sarebbe famiglia.
VERSO UN LIETO FINE
Adesso il mio Lorenzo sta decisamente meglio: sta crescendo e siamo ormai in una fase in discesa. Tra un po’ dovrà subire un altro intervento, ma spero di riportarlo presto a casa e iniziare finalmente la nostra vita insieme a lui.
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