Notizie dalle case
20/10/2020
Storia di Elisa
Le mie vacanze nell’isola che c’è.
Quando con entusiasmo ho comunicato alla mia famiglia e ai miei amici che avrei trascorso l'estate lavorando nelle Strutture che Fondazione per L’Infanzia Ronald McDonald ha realizzato sul territorio nazionale, ho letto sorpresa e stupore nei loro occhi: trascorrere l'estate lontano da casa, avendo a che fare con persone estranee, valigie da fare e disfare, spostamenti in diverse città, quotidianamente immersa in situazioni di difficoltà… Non poteva certo essere considerata una prospettiva allettante.
Un posto dove sentirsi a casa.
Ogni giorno, serena, stanca ma ancora piena di energia, raccontavo loro che genere di esperienza in realtà stessi vivendo. Le Case Ronald e le Family Room di Fondazione Ronald sono riempite dalle risate dei bambini che giocano nel giardino o lungo i corridoi. Sono abitate da famiglie provenienti da culture diverse, portatrici della propria unicità da condividere con quella altrui, in grado di non arrendersi di fronte ad alcuna avversità, capaci di reinventare la normalità quando la malattia la mette in discussione: una bimba che indossa il suo vestito preferito per recarsi alla seduta di chemioterapia, un bambino a cui brillano gli occhi per una Coca Cola che finalmente il Dottore ha concesso di bere.
Un luogo che porterò sempre nel cuore.
Le Case Ronald e le Family Room non sono luoghi di dolore rassegnato. Non che il dolore non si veda, ma la dignità con cui queste famiglie vivono le loro difficoltà, il loro ritrovarsi in giardino e saper ancora ridere alla fine di una lunga e problematica giornata, comunicano all'esterno un'enorme forza, grazie alla capacità di trasformare la sofferenza in un'opportunità. Come ha fatto la mamma di Saul, che nutre il proprio bimbo attraverso il sondino ma ha trovato un modo speciale per fargli scoprire il gusto delle cose buone, ovvero “assaggiare” il cibo attraverso il profumo che emana, da “mangiare” come se fosse il suo sapore. Quando racconto tutto questo i miei ascoltatori increduli domandano sempre “ma hai trovato l'isola che non c'è?” Io sorrido: Fondazione per L'Infanzia Ronald McDonald Italia è un'isola “che c'è”.
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